Cesanese del Piglio o Piglio DOCG
25 Ott — 2017 Lettura 2 min
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Il Cesanese del Piglio è l’unico vino rosso del Lazio che ha ottenuto il riconoscimento della DOCG.
È un vino interessante, che si sta affermando all’attenzione degli intenditori e degli appassionati, soprattutto della zona dove i terreni sono evocati a questo tipo di vitigno. È versatile in quanto può essere prodotto nella versione secco o asciutto e anche nelle tipologie abboccato, dolce, frizzante naturale e spumante.
Le origini del Cesanese del Piglio, ricavato da un vitigno autoctono di antichissima tradizione, risalgono all’epoca romana, mentre nel 1958 – durante la Ia Mostra campionaria di vini – il professor Bruni del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali descrisse questo vino come dei “vini neri, che dovrebbero essere incrementati, il vitigno fondamentale dovrebbe essere il Cesanese”.
Seguono una serie di successi: nel 1981, per esempio, il Cesanese del Piglio è uno dei protagonisti nel film “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli nel quale Alberto Sordi nel personaggio di Gasperino il carbonaro si attacca alla botte di Cesanese del Marchese.
E ancora nel 2006 è stata istituita la Strada del Vino Cesanese, un suggestivo itinerario territoriale dedicato ai temi della vite e del vino che si snoda fra le province di Roma e di Frosinone.
Bisognerà aspettare il 2008 in cui è stata riconosciuta la denominazione di origine Cesanese del Piglio (o Piglio) DOCG, riservata ai vini prodotti da uve dei vitigni Cesanese di Affile e/o Cesanese, sino ad allora era riconosciuto con la Doc nel 1973.
La zona di produzione
Prodotto nella regione Lazio, in provincia di Frosinone, e comprende un territorio di alta e media collina, che si estende per circa 15.317 ettari, situato sulle pendici dei Monti Ernici, la zona include il territorio comunale di Piglio, Serrone e parte del territorio di Acuto, Anagni e Paliano.
SCHEDA TECNICA
Denominazione | Cesanese del Piglio Docg |
Varietà d’uva | Min. 90% Cesanese di Affile e/o comune, vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione nella regione Lazio max 10%. |
Resa di Uva in Vino | Max 70% |
Vinificazione e Affinamento | Per il vino «Cesanese del Piglio» o «Piglio» l'immissione al consumo è consentita non prima del 1° febbraio dell'anno successivo alla vendemmia. Sottoposto a un periodo d’invecchiamento di almeno 20 mesi, di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia. |
Colore | Rosso rubino con riflessi violacei |
Profumo | Delicato tipico del vitigno di base, note floreali e aromi di frutti di bosco |
Gusto | Morbido leggermente amarognolo asciutto, amabile, dolce e al finale leggermente ammandorlato. |
Alcol | 12% Vol |
Acidità | 4,5 g/l |
Abbinamenti | Ideale per secondi piatti, carni rosse, formaggi media stagionatura, gnocchi di patate, polenta con salsicce o spuntature di maiale e selvaggina. E, in particolare ai piatti tipici della cucina romana: abbacchio alla romana, agnello al forno, coda alla vaccinara, porchetta arrosto. |
Temperatura ideale di Servizio | 16/18 °C |
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